In controllo del proprio corpo
Il metodo Pilates è un programma di esercizi combinati finalizzato al miglioramento delle qualità fisico-motorie e psico-motorie.
Non può essere considerata una ginnastica nel senso tradizionale del termine, in quanto le svariate sfaccettature che esso contiene implicano un coinvolgimento dell’individuo sia fisico che mentale; ogni movimento richiede infatti, estremo controllo e costante concentrazione per poter rispondere in modo efficace alle continue informazioni che la persona riceve.
Nella pratica di tale metodo, già dopo le prime lezioni, si possono notare dei cambiamenti che investono, in primis, ambito fisico-corporeo e che coinvolgono anche altri aspetti più profondi e più nascosti della persona.
Il classico modo di fare ginnastica lascia il posto a un diverso approccio nell’attività, che implica necessariamente una totale sinergia tra corpo e mente, originata e sostenuta da un serio impegno di concentrazione. É così che si percepisce in modo nuovo e più consapevole il proprio movimento; si scoprono delle parti del corpo prima sconosciute o mai considerate; ci si accorge delle vere potenzialità del proprio corpo e infatti il metodo aiuta anche a superare i limiti posti dalle proprie convinzioni.
I movimenti appresi non vengono acquisiti in modo meccanico, ma si integrano alla persona, si imprimono nella mente e nel corpo e per questo non vengono mai persi e dimenticati. Si creano così delle abitudini motorie che rientrano, naturalmente, nelle proprie attività quotidiane.
Anche se il metodo è stato inizialmente scoperto e particolarmente apprezzato da danzatori ed artisti professionisti di ogni genere, tutti possono praticarlo, senza limiti di capacità, età e sesso.
Il metodo è rigoroso, ma flessibile e adattabile a qualsiasi esigenza; ideato nel pieno rispetto delle caratteristiche naturali del corpo, evita ogni forma di esasperazione e di stress, garantendo la massima sicurezza nell’attività.
L’unica dote richiesta per la pratica di questo metodo è la costanza e la voglia di coinvolgersi in un lavoro complesso ed impegnativo. Per capire a fondo Pilates bisogna provarlo ed accogliere gradatamente la sua filosofia.
Non vi è nulla di più gratificante, che riuscire a compiere movimenti apparentemente impossibili e inconsueti, utilizzando parti del corpo, spesso tenute a riposo. È una conquista continua, una sfida che poniamo a noi stessi e che ci regala un’ottima forma fisica e un benessere mentale inaspettato.
I movimenti combinati sono finalizzati non solo al semplice rimodellamento di un muscolo, ma al potenziamento armonico di tutta la muscolatura, al miglioramento della mobilità articolare, della resistenza cardio-circolatoria e respiratoria e della capacità di utilizzare il respiro in modo efficace durante l’esercizio fisico.
Obiettivo fondamentale è inoltre perfezionare la capacità di coordinare i movimenti nel pieno controllo delle posture e della propria centralità e infine acquisire consapevolezza del proprio corpo e quindi maggior conoscenza di sé.
Non trascurabile è la natura preventiva e l’effetto curativo del metodo su una serie di problemi sia strutturali, legati a vizi posturali e a scarsa attività fisica (lombalgie, cervicalgie ecc.) che di altra natura legati a stress psico-fisici, cattive abitudini alimentari ecc. (malattie cardio-vascolari, problemi respiratori, eccessivo peso corporeo, insonnia ecc.).
Il metodo originariamente utilizzato anche in forma riabilitativa e fisioterapica può essere considerato un ottimo sistema integrativo di recupero anche per problemi più complessi di origine traumatica e non. Questa disciplina, pur essendo stata sviluppata intorno agli anni venti, si presenta molto attuale in quanto riesce ad intervenire in modo efficace su problemi/esigenze tipici dei tempi odierni.
Il metodo Pilates è il risultato di un lungo, approfondito e meticoloso studio delle caratteristiche naturali fisico-motorie dell’individuo ed è frutto di una notevole esperienza anche in campo medico-riabilitativo e fisioterapico.
É un metodo con una struttura ben precisa e la sua grande efficacia non si esprime solo attraverso l’esecuzione esatta della tecnica dell’esercizio, ma soprattutto attraverso il rispetto di tutte le regole che il metodo stesso propone.
Ogni elemento compositivo ha una ragione ben precisa di esistere; nulla è casuale e ogni modificazione della struttura, seppur minima, rompe l’armonia del sistema e riduce l’efficacia dei risultati. Il metodo è unico non solo per gli esercizi e per le particolari attrezzature, ma anche per il suo complesso sistema applicativo, che lo rende diverso da tutte le altre forme di ginnastica.
Attualmente si possono sperimentare varie versioni del metodo Pilates, frutto di personali interpretazioni e rielaborazioni del metodo stesso, combinate con altre discipline. Queste fantasiose innovazioni se accantivanti da una parte, non molto affidabili dall’altra in quanto spesso si vede stravolgere completamente la struttura del metodo con il rischio di perdere la sua identità.
Un movimento può essere riprodotto nella sua forma esteriore, ma l’intensità, la qualità e la profondità rientrano nel modo in cui il movimento stesso viene proposto.
Joseph Pilates riteneva che capire ed entrare nel sistema richiede tempo, impegno e lavoro; forse ciò avviene dopo mesi o dopo qualche anno o mai!
Katia e Michela hanno appreso l’unico vero metodo originale di Joseph Pilates direttamente da chi ha lavorato e si è allenato con lui e lo diffondono nel pieno rispetto della sua originalità ed efficacia, come lui stesso l’aveva creato e trasmesso.
Joseph H. Pilates
Joseph Hubertus Pilates, il genio del movimento umano, ideatore di una disciplina che da lui prende il nome, nacque in Germania nei pressi di Dusseldorf, nel 1880. La passione e l’approfondimento per svariate attività fisiche e sportive, non sono mai diminuiti nella sua esistenza. Maturò anche una profonda conoscenza del corpo umano, attraverso l’osservazione del movimento degli individui e animali.
Il trasferimento a New York, nel 1926, segnò un’altra tappa importante nella vita di J. H. Pilates; durante il viaggio conobbe Clara, che divenne sua seconda moglie e fedele collaboratrice per tutta la vita.
Nel 1927 avviò a New York il suo primo studio e presto fu conosciuto dai più famosi ballerini e coreografi del tempo, come George Balanchine e Martha Graham, che divennero suoi devoti allievi e sostenitori del metodo, tanto da consigliarlo e raccomandarlo caldamente ai loro studenti.
H. Pilates cominciò a codificare il suo metodo con gli esercizi al tappeto (mat work), da lui ritenuti i più importanti del sistema, illustrati nel libro “Return to Life Through Contrology”, pubblicato nel 1945, in collaborazione con W.J. Miller. Ma prima di arrivare negli Stati Uniti, aveva già progettato e chiesto il brevetto delle prime attrezzature: il “Foot Corrector” del 1922 e nel 1924 dell’Universal Reformer, che consente di ottenere dei miglioramenti tali da vedere il proprio corpo trasformato, “riformato” appunto.
La geniliatià e creatività di J.H.Pilates sono stati tali da portare alla realizzazione di altre attrezzature: la Cadillac, Wunda e High Chair, Spine Corrector, etc., che gli permisero di esprimere al meglio le sue intuizioni e di ampliare i suoi interventi, per avvicinarsi sempre di più alle esigenze dei suoi clienti.
Nel 1967 J. H. Pilates morì e il suo studio fu in seguito gestito dalla moglie Clara e dalla sua devota allieva Romana Kryzanoswska, alla quale J. Pilates affidò l’arduo compito di continuare e diffondere il lavoro di un’intera vita, nel pieno rispetto della sua autenticità.
Romana Kryzanowska
Diretta allieva e collaboratrice di J.H. Pilates, ha insegnato il metodo per oltre 60 anni. Romana incontrò J. H. Pilates per la prima volta nel 1941, su suggerimento del suo coreografo George Balanchine; lei era ballerina della School of American Ballet a New York e fu proprio Mr. George Balanchine, il coreografo della compagnia, che le raccomandò di incontrarsi con “J. Pilates, prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico alla caviglia.
H. Pilates le propose un ciclo di 5 lezioni, al termine delle quali, se non avesse ottenuto alcun beneficio le avrebbe restituito la cifra spesa, che allora era di $ 3,00 a lezione. Non certamente priva di perplessità, Romana si sottopose al duro ed intenso “training” indicato dal suo insegnante, che, dei 500 esercizi codificati nel suo programma, non gliene risparmiò nemmeno uno. Romana, sorpresa, oltre che esausta per il faticoso lavoro, si chiese come mai Balanchine l’avesse indirizzata verso questo istruttore. Ma già dopo la terza volta, tornata alle sue lezioni di danza, si accorse di non essere mai stata cosi forte, di non aver mai avuto così tanto controllo ed equilibrio e di non essere mai riuscita a fare delle piroette così bene prima di allora.
Tale incontro, risolutivo per il suo problema, permise a Romana di comprendere a fondo l’efficacia del metodo, anche in campo della riabilitazione ortopedica. Per questa ragione Romana Kryzanowska prima, e oggi sua figlia Sari e nipote Daria, si attengono con rigore a ciò che J.H.Pilates aveva scrupolosamente insegnato. Romana era solita affermare che il metodo funziona solo se eseguito precisamente come il suo maestro l’aveva ideato, altrimenti anche i risultati potrebbero essere diversi.
Intelligenza, sensibilità, inesauribile energia, unite a un’elevata capacità professionale, hanno permesso a Romana Kryzanowska di guadagnarsi la stima e la fiducia di J. H. Pilates, nonché il compito di diffondere il suo metodo, nel pieno rispetto della sua autenticità,
Muore nel 2013 all’età di 90 anni. Sua figlia Sari Mejia Santo, é oggi “Master Instructor”, e direttrice, con il supporto di sua figlia Daria, dello studio, centro di formazione e certificazione a Fort Lauderdale, FLorida (www.romanaspilates.com). Qui si recano gli allievi, provenienti da tutte le parti del mondo, per apprendere il metodo autentico, esattamente come J.H. Pilates l’aveva trasmesso alla sua allieva.